(Bologna, 10 aprile 2013) Si chiama ‘Zora’ ed è il primo modello operativo che nella città di Novi Sad, in Serbia, viene utilizzato per proteggere e assistere donne e minori vittime di violenza domestica. Zora è il risultato della cooperazione con l’Emilia-Romagna, che ha sostenuto concretamente insieme ad altri enti e istituzioni il percorso di sviluppo sociale e messa in rete dei servizi dedicati. Attiva dal 2010 (con la firma del Protocollo di intesa tra Regione Emilia-Romagna, città di Novi Sad e consociate Ong), questa collaborazione ha portato qui in questi giorni una delegazione serba legata al progetto che, visitando esperienze come LDV di Modena e la Casa delle donne di Bologna, ha tratto ulteriore spunto dai metodi adottati, anche sul versante della prevenzione.
Incontrando in rappresentanza dell’Assemblea la delegazione – composta da magistrate, operatrici socio-sanitarie e amministratori – ho avuto modo di raccontare il lavoro istituzionale e la nostra progettualità contro la violenza di genere e per il rafforzamento dei diritti paritari. E’ importante che questa Regione si senta partecipe della cooperazione con altri popoli, perché la disseminazione e lo scambio su progetti sociali e culturali così rilevanti, è quanto di meglio si possa fare per aiutare concretamente le persone che si trovano in difficoltà, sia in ambito locale che extranazionale.
Leave A Comment