(Gattatico, 19 marzo 2013) Nell’ambito del ciclo di incontri “Quale sviluppo? Prospettive economiche, politiche e sociali di una comunità”, appuntamento nella sala del consiglio a Praticello, per discutere di aggregazioni tra i Comuni. Un confronto davvero utile con i sindaci di Campegine Paolo Cervi, di Gattatico Gianni Maiola, di Sant’Ilario d’Enza Marcello Moretti, i consiglieri di maggioranza e minoranza e i cittadini, nel quale ho illustrato l’impegno della Regione a favorire i processi di unione o fusione tra Comuni, dunque la concentrazione di funzioni amministrative per contenere i costi e mantenere la qualità dei servizi.

Il patto di stabilità e la crisi economica impongono gestioni associate, collaborazioni che da molte parti, come in questo territorio, sono già funzionanti. A tre mesi dall’approvazione della legge regionale in materia di riordino territoriale, la Giunta dell’Emilia-Romagna ha approvato i nuovi Ambiti ottimali, per lo più coincidenti con i distretti sanitari, al cui interno opereranno le Unioni dei Comuni proprio per razionalizzare la gestione, evitare ridondanze di funzioni e migliorare i servizi pubblici alla persona e alle imprese, ottenendo risparmi ed economie di scala. L’Ambito Valdenza, ad esempio, comprende i Comuni di Bibbiano, Campegine, Canossa, Cavriago, Gattatico, Montecchio Emilia, S.Ilario e S.Polo d’Enza. Il riordino regionale prevede la definitiva soppressione delle Comunità montane e incentivi per le Unioni.

Rispondendo alle esigenze locali, la Regione sosterrà la riorganizzazione, la formazione delle competenze, metterà a disposizione dotazioni informatiche, per consentire ai Comuni di esercitare azioni di governo più efficaci, accessibili e semplici sia per le aziende sia per i cittadini. Infine, le fusioni possono essere una grande opportunità per il territorio solo se condivise con i cittadini e costruite insieme alle Comunità per approdare a sintesi istituzionali davvero innovative.