(Villa Sesso di Reggio Emilia, 15 marzo 2013) Nel 1977 a Reggio Emilia nacque l’AssociazionePapa Giovanni XXIII” con la finalità di contrastare le cause di disagio sociale e di promuovere ogni forma di inclusione e appartenenza. Lo hanno ricordato ripercorrendo le tappe di questo impegno di solidarietà, il presidente Matteo Iori e il fondatore della Onlus, Don Ercole Artoni, in occasione dei 35 anni di attività festeggiati assieme ai cittadini.

con Fausto Nicolini

Don Artoni nel suo intervento ha tra l’altro ricordato l’apertura a Castelnovo di Sotto di una delle prime comunità per tossicodipendenti all’inizio degli anni ’90. Ho ben presente quella che fu una battaglia culturale non semplice contro la naturale diffidenza e i timori dei castelnovesi; una battaglia vinta, come ha poi dimostrato la collaborazione che si è instaurata senza problemi e il vuoto di relazioni lasciato dal trasferimento della struttura in anni più recenti. Il presidente Iori ha ricostruito i tanti progetti e servizi resi a persone in difficoltà, come i senza fissa dimora, le mamme immigrate sole o con figli, i bambini diversamente abili, i giocatori d’azzardo. Mi ha colpito e condivido nel profondo la sua riflessione anche autocritica in merito alla sfida più grande, quella di sconfiggere una “società espulsiva” che, a volte per nostra inerzia e inadeguatezza, rischia di prevalere sulla cultura e società dell’accoglienza.