(Bologna, 8 marzo 2013) Una giornata “per riflettere e ragionare” che Palma Costi, la presidente dell’Assemblea legislativa, ha voluto dedicare alle “due colleghe della Regione Umbria uccise sul posto di lavoro in modo assurdo ed incomprensibile” invitando a considerare l’accaduto “un monito per tutti, perché – ha detto – bisogna imparare a convivere e a dialogare rifiutando qualsiasi forma di violenza”.
E’ stato molto bello e toccante lo spettacolo il “Senato delle donne”, scritto diretto e interpretato da Laura Curino, che ringrazio ancora di cuore. Il lavoro che ha portato questa mattina in Assemblea regionale è dedicato alle figure di tre donne eroine del Risorgimento, ma sconosciute ai più, fatta eccezione, forse, per la combattente garibaldina Colomba Antonietti Porzi, ricordata anche da Garibaldi nelle sue memorie dove l’Eroe dei due mondi la paragona alla sua Anita. “La memoria è importante, dimenticare è ingiusto e pericoloso, la memoria è la catena che unisce i morti ai vivi” – dice una delle donne a cui Curino dà voce mettendo in scena quelle che la Storia considera “figure minori”. Con Colomba Antonietti Porzi, Giuseppa Calcagno ela modenese Virginia Menotti Pio (sorella di Ciro Menotti).
Pensando al filo che lega queste donne che hanno combattuto, scritto e vissuto in prima persona gli eventi che hanno portato all’Unità d’Italia, ho molto apprezzato uno spettacolo che ci dice, con la forza del Teatro, come sono importanti la storia e la memoria delle donne e come l’arte possa contribuire a valorizzare il protagonismo femminile. La storia delle donne è la storia di tutti. L’uguaglianza nei diritti e la democrazia paritaria rappresentano una questione di sviluppo e civiltà di un Paese.
ALLEGATO
– I copioni dello spettacolo (PDF)
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