(Reggio Emilia, 21 febbraio 2013) Molti esponenti e candidati al Parlamento del Partito Democratico hanno aderito in questi giorni alla Campagna di sensibilizzazione e di impegno sui temi dei diritti LGBT promossa da Arcigay. L’ho fatto anch’io, coerentemente a quanto ho sempre sostenuto nella consapevolezza che solo il raggiungimento dell’uguaglianza sostanziale costituirà la vera e compiuta attuazione della nostra Costituzione. E’ una sfida assai ardua, ma anche uno scatto di profonda umanità e civiltà che dovrebbe permeare le politiche di sviluppo e di sostegno alla crescita, oltre ad ispirare l’Italia Giusta. Il PD è una forza ampia, plurale, aperta e robusta, che vuole interpretare fino in fondo le istanze di una società profondamente cambiata che chiede pari diritti e responsabilità condivise.

“Ma non saranno certo queste le priorità del Paese!” tuonano alcuni benpensanti. Ebbene, si! Mettere al centro la persona nella costruzione di una società democratica, significa occuparsi della rimozione degli ostacoli che impediscono a ciascuno di realizzarsi e di contribuire pienamente a quello sviluppo sociale e civile che tutti – a parole – invocano. Ovvio, esistono sfere personalissime, ma anche diritti personali che non possono essere ignorati per quieto vivere. Nella cultura sudafricana c’è una parola che dice tutto, “UBUNTU”, che significa “Io sono perché Noi siamo”.