(Bologna, 25 gennaio 2013) Oggi la Commissione per la Parità ha sentito l’assessorato competente in merito agli indirizzi della Regione volti alla promozione culturale, con particolare riferimento alla parità di genere. Abbiamo deciso di elaborare una proposta di Risoluzione che impegni la Giunta e l’Assemblea su queste tematiche, che saranno poi ricomprese nella proposta di legge quadro sulle pari opportunità che stiamo predisponendo.
Pur nell’esiguità delle risorse disponibili, ferme da anni e anzi soggette a qualche riduzione, la Regione cerca di sostenere una realtà territoriale caratterizzata da grande ricchezza di esperienze di associazionismo e d’impresa, con una notevole presenza femminile. Fra le iniziative finanziate, cito qui esempi quali l’attività promossa dall’Associazione Orlando di Bologna con il Centro di Documentazione delle donne, il festival “Fortezza delle donne” promosso a Mirandola, il progetto su “Welfare e lavoro in Emilia-Romagna: una storia di donne” promosso dalla Rete Regionale Archivi Udi, il progetto Udi “Violence: quando l’arte interpreta la violenza”, il festival “Soggettiva” prodotto da ArciLesbica di Bologna. Noi crediamo più in generale che vadano consolidate ovunque le iniziative che valorizzano la cultura di genere nei suoi diversi aspetti, veicolo fondamentale di una lettura positiva delle differenze, di apertura e comprensione reciproca, di lotta agli stereotipi che creano discriminazione, di rispetto e tolleranza. Chiediamo prima di tutto che vengano rilanciate le voci di bilancio dedicate alla cultura, perché c’è un altro stereotipo da sconfiggere: che la cultura sia un costo inutile. Quando al contrario si tratta di un investimento ad alta produttività in termini di lavoro, ricerca, benessere e coesione sociale.
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