(Bologna, 21 gennaio 2013) Presentazione alla Libreria Coop Ambasciatori, in centro a Bologna, del nuovo libro di Massimo D’Alema “Controcorrente”, curato da Peppino Calderoli. Un’intervista “sulla sinistra al tempo dell’antipolitica” che è interessante anche per chi non ama il personaggio, perché va dritto al cuore del conflitto culturale fuorviante che stiamo vivendo: nuovismo contro conservatorismo, società civile contro politica. La vera contrapposizione è quella tra le scorciatoie plebiscitarie del populismo e il riformismo che serve per riaffermare i diritti.
Nel rispondere alle domande del politologo Carlo Galli, D’Alema non si è sottratto alle critiche ed autocritiche sulle scelte compiute negli ultimi vent’anni, sottolineando come anche da una lettura severa del recente passato debba maturare fra i più giovani la voglia e la consapevolezza di essere nuova classe dirigente. C’è bisogno più che mai di sinistra per combattere un neoliberismo mai sconfitto – “in Europa i Governi sono vincolati di fatto da un programma politico con la forma neutra dei tecnicismi” – e dunque di politica, per riaffermare la centralità del lavoro e dell’uguaglianza sociale, per restituire dignità alla partecipazione e alla scelta democratica. Infine, “l’idea qualunquista che la politica è lo svago dei signori e non ha bisogno del sostegno pubblico, è un’idea pre-democratica”. Non c’è che dire… controcorrente!
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