Nell’augurare a tutte e tutti Buone Feste e un Anno nuovo sereno e costruttivo, mando un sincero “in bocca al lupo” alle candidate e ai candidati alle Primarie PD, impegnati in una sfida importante che farà emergere le caratteristiche migliori di ognuno e, ciò che più conta, grazie al voto del nostro elettorato, la migliore rappresentanza in Parlamento.
Ricordo anch’io che per scegliere la propria candidata e il proprio candidato (doppia preferenza), si vota domenica 30 dicembre dalle 8 alle 21, presso gli stessi seggi elettorali delle Primarie di novembre.
Mi sento infine di esprimere una considerazione e un ringraziamento. Le Istituzioni sono una cosa seria e mai dovrebbero essere considerate “trampolini di lancio”, strumenti attraverso cui perseguire obiettivi personali. Dobbiamo essere sempre al servizio delle Istituzioni democratiche e rispettare fino in fondo il mandato per cui siamo stati eletti. Il ringraziamento va, in particolare, a Leana Pignedoli che non ha mai fatto mancare la sua collaborazione ed impegno dai banchi del Senato; e a Maino Marchi, che sugli emendamenti per la ricostruzione, sulla lotta alle infiltrazioni mafiose, sull’opposizione ai tagli del governo Berlusconi agli Enti locali e al welfare, ha assicurato sempre il massimo della competenza e dedizione.
Data la legge elettorale, speravamo che con le Primarie si potessero selezionare ottimi candidati e continuare un confronto su impegni e programmi da portare all’attenzione dei cittadini.
Potevano essere l’occasione per sottolineare la diversità del PD rispetto alle altre forze politiche e ridare fiducia nella Politica con la P maiuscola.
I tempi impraticabili, troppo corti e in periodo natalizio e ancor più le caratteristiche dei candidati reggiani,profili e esperienze modeste improponibili per un ruolo nazionale, sviliscono lo strumento e rischiano una modesta partecipazione ed un effetto negativo sulla preparazione della campagna elettorale.
Che ci sarebbero state le elezioni in primavera era noto da tempo quindi non comprensibile ne giustificato un pasticcio come quello proposto.