(Parma, 3 novembre 2012) – Comunicato Stampa a cura del Comitato “Parma x Bersani”Primarie, parlano le donne di Parma. Grillo? Usa lo stesso sessismo di Berlusconi

Roberta Mori, presidente della Commissione regionale Parità, condanna le offese del leader 5 Stelle alla sua militante. Annunciata una proposta di legge regionale contro la violenza alle donne. E da Parma parte un appello al segretario: “Costruire la parità di genere nelle liste e nel governo della cosa pubblica”

Beppe Grillo è un modello cui ispirarsi? Non ha esitato a insultare una sua militante, una ragazza (Federica Salsi, consigliera 5 stelle di Bologna, ndr), rea di aver partecipato a Ballarò. Con Grillo si riafferma, ancora una volta, lo stereotipo delle donne usate come bandierine, che non sanno bene ciò che fanno. Una deriva sessista che non è affatto cessata con la fine di Berlusconi”. Parole scandite con chiarezza, stamane, da Roberta Mori, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Parità dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola. La Mori è intervenuta nel Capoluogo ducale in una conferenza stampa del Comitato “Parma x Bersani”, per illustrare le ragioni dell’impegno a sostegno del segretario Pd, in occasione delle primarie del prossimo 25 novembre.

Al suo fianco un parterre rosa rigorosamente parmigiano: Lucia Mirti (Presidente Assemblea provinciale Pd e figura di spicco dell’esecutivo Conferenza regionale donne democratiche), Stefania Contesini (consigliera provinciale) ed Emma Iovino (Comitato Parma x Bersani). La Mori, inoltre, ha rammentato a Grillo che “nel momento in cui ha accettato di entrare nel mondo politico, doveva e deve sapere che è sua precisa responsabilità adeguare il linguaggio. Altrimenti torni a fare il comico”.

Un attacco, quello della consigliera regionale, che tiene conto di quanto le donne siano discriminate in questo Paese, sui luoghi di lavoro come nella vita privata. Un’arretratezza culturale sfociata sovente nella violenza brutale: solo nel 2011, ben 14 donne sono state uccise nel territorio regionale e nel 2012 sono già un centinaio quelle uccise a livello nazionale.

A maggior ragione la candidatura a premier di Pierluigi Bersani è l’occasione “per costruire una democrazia paritaria, attraverso un programma realizzato da chi, come il segretario Pd, ha la qualità di saper unire e includere idee, persone, storie diverse in un percorso collettivo. Uno stile lontano dai profeti della rottamazione, concetto a sua volta figlio di un linguaggio violento”. Alle donne impegnate in politica come alle semplici elettrici, la Mori chiede, così, di dare battaglia, di spendere la massima “convinzione per superare la sottovalutazione culturale delle politiche a favore delle donne”.

8 marzo 2013: ecco la proposta di legge regionale contro la violenza alle donne

Concetti importanti per Parma, “la città col più alto tasso di adesioni (160 ndr) a livello regionale alla Conferenza delle donne – ha spiegato Lucia Mirtistrumento eccezionale tenuto a battesimo proprio da questa città, nel gennaio 2011” e dal cui lavoro è sortita “una proposta di legge regionale contro la violenza sulle donne: l’iniziativa sarà presentata l’8 marzo del prossimo anno”.

In questo anno e mezzo di lavoro della Conferenza “Bersani ha seguito in maniera assidua il nostro percorso e a lui, oggi, da Parma, torniamo a chiedere formalmente – ha evidenziato la Mirti – di realizzare la parità di genere a tutti i livelli, dalle liste per il Parlamento fino a quelle per il Comune più piccolo e ai board societari”. Un obiettivo che Parma ha fatto suo da tempo, come testimoniano le elezioni amministrative del maggio scorso: indipendentemente dal risultato finale, resta il valore di una operazione che ha visto il candidato sindaco del Pd e del centrosinistra come l’unico a realizzare una lista composta per il 50% da donne.

Stefania Contesini ha illustrato la condizione delle donne sul mercato del lavoro locale, soffermandosi  sull’importanza “di una politica fiscale che sostenga l’inserimento delle donne sui luoghi di lavoro e il varo di un nuovo welfare, con risorse adeguate e che sappia rielaborare anche il concetto di sussidiarietà”.

Un’Italia più equa e, al tempo stesso, un’Europa più attenta alla promozione dei diritti delle donne. Questo il tema sviluppato da Emma Iovino, che ha chiamato, ancora una volta, le donne di Parma alla mobilitazione in favore della candidatura di Bersani alle primarie. Primarie che si terranno il 25 novembre, giornata dall’elevato valore simbolico: il mondo celebra l’impegno contro la violenza sulle donne.