(Montecchio Precalcino, 4 ottobre 2012) Assieme al vice sindaco di Vicenza Alessandra Moretti, ho partecipato ad una bella iniziativa, organizzata dal Circolo PD in località Preara di Montecchio Precalcino, dal titolo “Emilia-Romagna, dal terremoto alla forza della ricostruzione. Esempio per l’Italia”. Un teatro pieno di elettori e simpatizzanti del PD e una serata ricca di emozione… perché la politica si fa con la testa, ma anche col cuore. La proiezione di due video hanno introdotto l’argomento. Prima le immagini realizzate dai Giovani Democratici di Modena nei giorni dell’emergenza e degli aiuti; poi il documentario di Stefano Mazza e Maddalena Vianello “Con la testa, con le mani”, del gruppo di ricerca di Officina Emilia (Università di Modena e Reggio), che reca le testimonianze di due donne operarie rimaste pesantemente coinvolte dal sisma assieme alle loro aziende metalmeccaniche: maternità, lavoro e parità messe a dura prova dal crollo dei capannoni e nonostante tutto sentirsi “fortunate”.
Il ritorno alla vita e la ricostruzione in Emilia sono una realtà, pur difficile e faticosa, che scaturisce dalla solidarietà tra le persone e dalla forza di comunità che si sono riscoperte coese e che hanno trovato nella politica e nelle istituzioni del territorio una solida sponda a cui fare riferimento. Senza questa capacità collettiva e senza la politica del Noi, non saremmo riusciti ad esempio, a soli 4 mesi dal terremoto, a riportare a scuola 18.000 studenti delle zone terremotate; né avremmo messo al riparo dalla criminalità organizzata e dall’illegalità le risorse pubbliche destinate agli edifici e alle imprese.
C’è un altro “sisma” che stanno vivendo tutti gli italiani e che sta travolgendo la credibilità del ceto politico. Qui il rischio vero sta nella distanza tra cittadini e istituzioni rappresentative, cioè nel fatto che il valore stesso della Democrazia, a causa di scandali e comportamenti vergognosi, venga identificato con il degrado politico e con i suoi costi eccessivi e perciò rifiutato dagli elettori. Alessandra Moretti, in qualità di portavoce del Comitato Bersani, ha richiamato lo spirito democratico delle primarie e la necessità di riconnettersi con il tessuto sociale per non lasciare al populismo demagogico questa fase così complicata di cambiamento. Da qui ripartiamo e lo faremo insieme, dimostrando coi fatti che la buona Politica c’è, è al servizio delle comunità ed è l’unica garante dei diritti e delle libertà di ciascuno.
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