(Reggio Emilia, 24 settembre 2012) Una volta passate al Servizio regionale le competenze sanitarie degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sancita con legge di quest’anno la chiusura definitiva dei vecchi OPG, era solo questione di tempo. Il tempo di condividere e definire un progetto fattibile frutto della collaborazione tra ASL e Comune, incassare l’impegno finanziario della Regione e decidere di aprire a Reggio Emilia la struttura residenziale sanitaria che accoglierà i detenuti psichiatrici dell’Emilia-Romagna.

Come ha dichiarato l’assessore alla Sanità Carlo Lusenti intervenendo al convegno “OPG: è la volta buona?”, Reggio è la sede migliore per la nuova struttura, sia in virtù della sua tradizione nei servizi di psichiatria, dei passi in avanti compiuti per la tutela fisica e mentale dei detenuti, sia per i numeri: da 225 a 84 pazienti nell’OPG reggiano in due anni, solo 28 di loro gli emiliani. Il nuovo centro regionale avrà una quarantina di posti e ospiterà dunque anche alcuni senza fissa dimora e le donne ora presenti nel centro di Castiglione delle Stiviere.

Ciò che conta, siamo arrivati al superamento degli OPG in Emilia-Romagna, con un progetto concreto che rispetta i requisiti nazionali. La Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficienza ed efficacia del servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino, aveva denunciato a più riprese le condizioni disumane di molti OPG italiani e la necessità della loro definitiva chiusura. Lavoreremo perché a Reggio Emilia nasca un servizio all’avanguardia, integrato con i servizi sociali, volto alla riabilitazione dei malati come alle esigenze di sicurezza della collettività.