(Reggio Emilia, 21 settembre 2012) Cecilia Camellini, la straordinaria nuotatrice che ha trionfato alle Paraolimpiadi di Londra, ci ha incontrato in Sala del Tricolore. A fare gli onori di casa il Sindaco Delrio, che ha sottolineato il valore della sua prestazione, per lo sport italiano, per le persone diversamente abili, per tutti noi.

La forza di Cecilia ci consegna delle precise riflessioni che la Commissione regionale per la Parità affronterà nelle prossime settimane. Il primo tema consiste nel divario ancora molto ampio tra sport maschile e femminile, che va colmato in particolare quando è dovuto alla disparità di accesso alle varie discipline. Il punto di vista di genere è rilevante anche in questo ambito, come spiega efficacemente la Carta europea dei diritti delle donne nello Sport, che si rivolge alle Federazioni e associazioni sportive di ogni livello, alle scuole e ai media, con una serie di raccomandazioni per realizzare pari opportunità, sia nella pratica che nella visibilità e fruizione sportiva. Non a caso l’UISP sta promuovendo il tema, e anche le istituzioni come la Regione devono fare la loro parte. Altro aspetto niente affatto secondario attiene alle disabilità e dunque agli strumenti in più che dobbiamo mettere a disposizione di quanti, donne e uomini, partono svantaggiati e spesso non riescono ad esprimere il loro talento. Cecilia Camellini, atleta non vedente, campionessa europea, mondiale e paraolimpica nello stile libero e nel dorso, ce l’ha fatta. Mettere tutte e tutti nelle condizioni di farcela è una sfida che riguarda il grado di uguaglianza sostanziale e di civiltà nel nostro Paese.