(Ferrara, 20 settembre 2012) Interessante e significativa l’esperienza del Centro Donna Giustizia, guidato dalla presidente Paola Castagnotto: centro antiviolenza che offre assistenza e protezione alle donne in difficoltà, accoglienza attraverso case rifugio, ma che realizza anche progettualità regionali e svolge attività educative, culturali, formative in stretta collaborazione con l’UDI e il Centro Documentazione Donna.

Nell’illustrare a me e ai colleghi consiglieri le varie attività, la presidente ha posto l’accento sull’integrazione col territorio, con i servizi dei Comuni e le forze dell’Ordine che operano in tuttala provincia. A questo scopo il Centro ha sottoscritto un Protocollo con le istituzioni locali, strumento utile e capace di aumentare l’incisività degli interventi di contrasto e prevenzione. Tra le azioni che impegnano le operatrici vi è l’Unità di strada che, nell’alveo del progetto regionale “Oltre la strada”, consente di contrastare sul territorio ferrarese il fenomeno della tratta e sfruttamento della prostituzione.

con Mauro Malaguti e Roberto Montanari

I problemi però non mancano. Pur inserito in un sistema regionale dei servizi ancora solido e affidabile, il Centro Donna Giustizia risente del calo di risorse destinate al welfare e della conseguente incertezza di convenzioni di breve durata con i Comuni di riferimento, che non consentono una programmazione adeguata ai bisogni crescenti. Preoccupazioni legate in particolare all’assistenza sanitaria e psicologica di cui hanno necessità gran parte delle donne che si rivolgono al Centro, che richiederebbero un potenziamento delle strutture pubbliche e convenzionate. Dal confronto è emersa l’importanza di “fare rete”, di sostenere concretamente le attività dei centri antiviolenza e di offrire sempre maggiori strumenti di informazione, sensibilizzazione e partecipazione sociale volti a prevenire la violenza di genere. Le rappresentanti del Centro di Ferrara hanno condiviso e appoggiano l’impegno che la Commissione sta portando avanti, di un progetto di legge regionale quadro sulle pari opportunità e contro le discriminazioni, capace di colmare le lacune normative esistenti e rafforzare i diritti delle donne in ogni ambito.