(6 agosto 2012) A pochi giorni dalla scadenza fissata nella legge Golfo-Mosca n.120/2011, il governo emana – finalmente – il decreto attuativo per il riequilibrio nelle società controllate pubbliche, che dovranno perciò riservare a membri donne almeno un quinto (e dal prossimo anno un terzo) dei posti nei consigli di amministrazione, nei consigli di sorveglianza e nei collegi sindacali. Si completa così l’attuazione della legge, che era già cogente per le società quotate in borsa in virtù del Regolamento CONSOB uscito mesi fa.
Vedremo nel merito il provvedimento governativo ma possiamo affermare che, un passo alla volta, ci avviciniamo alla meta! Questo grazie anche alle iniziative che stanno mettendo in campo le amministrazioni locali e le Regioni. Su mandato della Commissione regionale per la parità ho presentato già due mesi fa una Risoluzione che impegna la Giunta sulla piena attuazione di tale disciplina, promuovendo un monitoraggio rispetto alle società pubbliche interessate dall’applicazione della legge n. 120 in Emilia-Romagna e un’azione di sensibilizzazione attiva, anche attraverso l’istituzione di albi di competenze, strumenti assai utili per raggiungere gli obiettivi della legge. Lo sa bene, ad esempio, il Comune di Reggio Emilia, che a seguito del Convegno “Avanti tutte!” di metà giugno sta lanciando in accordo con le categorie un avviso pubblico, per creare una banca dati di curricula e competenze femminili a disposizione delle amministrazioni che effettuano le nomine nelle società controllate.
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