(Reggio Emilia, 18 maggio 2012) Da Matilde di Canossa, capace nell’XI secolo di costringere un imperatore ad aspettare tre giorni e tre notti fuori dal suo portone con il capo cosparso di cenere, a Valentina, che nel 2008 insieme alle sue compagne di classe del liceo artistico Chierici ha raccolto 50 storie di donne “realizzatrici di sogni”. Quale è tra le altre Deanna Ferretti Veroni, che con la sua linea di moda, partendo da un piccolo laboratorio artigianale nel 1964, è arrivata a collaborare alla pari con Armani, Valentino e Yves Saint Laurent. Questa mattina nell’Aula Magna dell’Università, il nostro convegno “Donne&donne. Sulle tracce di Matile di Canossa” ha passato idealmente le consegne tra le donne reggiane.
Le 50 storie raccontate dal progetto del Liceo Chierici (ora un DVD prodotto dalla Commissione Parità regionale) parlano di “sogni, speranze, fatica ma soprattutto di forza”. Ed è stata proprio la forza del gentil sesso il tema ricorrente della mattinata, che ha visto l’Aula di via Allegri strapiena, con tanti ragazzi della Scuola. Come ho detto nel mio intervento, garantire ad ogni donna di poter mettere a frutto le sue potenzialità è una delle ambizioni della Commissione che presiedo, con un impegno sul genere che è un impegno identitario, da portare avanti finché nel mondo c’è una sola donna penalizzata dal solo fatto di essere donna. Sul maxi-schermo della sala abbiamo trasmesso immagini evocative scelte dalle ex studentesse, le grandi attiviste per i diritti della donna nella storia, da Rosa Parks a Wangari Maathai, contrapposte ai tanti esempi negativi di mercificazione della donna e in particolare del suo corpo; poi i volti e le parole delle 50 donne reggiane che hanno fatto da esempio per la realizzazione del progetto, dalla giornalista Lisa Bellocchi vice-caporedattore del Tgr Rai alla cantante, conduttrice e politica Iva Zanicchi. Non posso qui citarle tutte, ma ringraziarle sì.
Quando una delle studentesse, Valentina, presentando il progetto realizzato tre anni fa ringrazia l’Assemblea Legislativa regionale “per aver offerto l’occasione di conoscere testimonianze così importanti di fiducia e coraggio”, ho voluto ribaltare la prospettiva: nelle sue parole trova un senso tutto l’impegno della Regione nei progetti di cittadinanza attiva e in particolare in questo, che spero abbia piantato un seme di consapevolezza della necessità di un protagonismo rosa positivo, di un senso di sorellanza.
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