(Campagnola Emilia, 25 aprile 2012) Una bella giornata di sole ha salutato la Festa della Liberazione, che quest’anno ho celebrato a Campagnola assieme allo storico ANPI Antonio Zambonelli, invitata dal Sindaco Paola Baraldi. Ecco di seguito alcune suggestioni, tratte dal mio intervento, che ho piacere di condividere con voi.

«….Mi onora celebrare insieme a voi i combattenti per la libertà, ricordare le tante sofferenze e perdite che restano in una Memoria storica e “del cuore” di cui è intrisa questa comunità, come le altre comunità attraversate dagli orrori della guerra e dell’occupazione tedesca. E’ importante ricordare e celebrare, perché il periodo difficile che stiamo attraversando richiede forza; la stessa forza che allora trovarono i partigiani, e tutte le donne e gli uomini che seppero resistere e reagire agli oppressori per affermare la loro dignità e il loro libero arbitrio. Una forza valoriale, su cui si fonda la nostra Democrazia, che non prescinde mai dagli altri, dalla solidarietà e da un’identità che, molto più che territoriale, è un’identità sociale.

Di tale energia e valori abbiamo bisogno più che mai ora, per vedere la luce oltre il tunnel di una crisi economica, politica e sociale che rischia di toglierci quella cosa impalpabile eppure potente che si chiama “speranza”. … Tra i suoi tanti meriti la lotta di Liberazione ha espresso una nuova classe dirigente democratica che ha saputo scrivere una delle Costituzioni più avanzate al mondo dal punto di vista dei diritti, delle libertà e dell’equilibrio tra i poteri. Proprio nello spirito costituente nato dalla Liberazione ritroviamo la capacità di guardare all’interesse più generale rispetto a quello particolare, culture e visioni molto distanti ma unite nell’anteporre la liberazione dal nazifascismo e la cultura democratica alla divisione ideologica di quegli anni. Vi troviamo la Pace e il protagonismo popolare di un Paese che si è riscattato dai suoi orrori ed errori del passato.

… Ciò che ci deve animare è la fiducia che il meglio di noi, oggi come allora, prevarrà sugli interessi di parte, sull’immoralità, sull’incertezza, sulla stanchezza, sulla rassegnazione. Oggi come allora, dobbiamo scegliere di stare dalla parte della legalità e della giustizia, mettendo a frutto l’esempio di quanti hanno pagato anche il prezzo più alto per il bene comune. Preservando i valori che ci tengono insieme e ci danno una direzione. … Pochi anni fa l’ANPI di Campagnola ha scelto di dedicare una mostra al contributo delle donne alla lotta di Liberazione, proponendo in particolare il ruolo delle donne-madri, dispiegato dietro le quinte ma non per questo meno determinante. Il seme del protagonismo femminile, che ha poi espresso una parte della classe dirigente repubblicana e democratica del periodo successivo fino ai nostri giorni, è stato piantato nel periodo della Resistenza. Quel seme ha avuto il volto e l’autorevolezza di donne come Nilde Iotti, … eppure ancora oggi fatica a germogliare nelle Istituzioni e nei ruoli di governo della società. Il Paese supererà la crisi e le difficoltà attuali solo se sconfiggerà le discriminazioni sociali che lo imbrigliano e metterà donne e uomini nelle pari condizioni di esprimere appieno il loro potenziale. …»