(Bologna, 13 marzo 2012) Seduta dell’Assemblea Legislativa Regionale, OGG. RISOLUZIONE 2327 – AMIANTO
“Grazie Presidente. La Risoluzione presentata dal Partito Democratico relativa all’amianto si inserisce nella riflessione più generale scaturita al termine del primo grado del processo Eternit, che il 13 febbraio scorso ha visto sentenziare la condanna dalla prima sezione penale del Tribunale di Torino a 16 anni di carcere per i due ex dirigenti della multinazionale, dopo due anni intensi di lavoro della Magistratura a cui va il nostro plauso.
La condanna interviene sull’accertamento del dolo con cui De Cartier e Schmidheiny hanno omesso consapevolmente le cautele destinate a prevenire le malattie e le morti dei lavoratori, nonché il disastro ambientale che ne è conseguito. Il continuare ad accaparrarsi i profitti legati al primato mondiale della produzione del cemento-amianto è stato per loro più importante che la salute e la vita delle persone. Spaventosi i numeri di questo processo e del dramma profondo che nel tempo si è consumato: 2.191 morti, 665 malati, 6.000 parti civili costituite. E noi qui esprimiamo ufficialmente la nostra vicinanza alle famiglie coinvolte. Anche la Regione Emilia-Romagna si è costituita parte civile in riferimento ai danni causati dall’operatività dello stabilimento di Rubiera, a testimonianza dell’attenzione e dell’impegno sul piano della tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Non è di ora infatti l’azione inesorabile e incisiva che dal 1996, con il primo provvedimento organico adottato in attuazione della L. 257/92, la Regione svolge per la dismissione, smaltimento e bonifica, informazione e mappatura dei siti contaminati.
Si è infatti cominciato con il Piano regionale di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto, adottato dal Consiglio regionale appunto nel ’96; successivamente con l’attività di censimento mediante il progetto Mappatura Amianto a seguito del decreto del Ministro dell’ambiente 101 del 18 marzo 2003, per poi proseguire con il progetto regionale deliberato dalla Giunta in data 5/7/2004 n. 1502 con assegnazione ad ARPA di un finanziamento specifico, i cui risultati sono contenuti nella pubblicazione del 2005 con l’elenco dei siti con presenza di amianto, continuamente aggiornato con dati accessibili a tutti.
A questi provvedimenti si aggiungono i consistenti finanziamenti regionali a favore delle imprese per gli interventi di bonifica e smaltimento amianto con delibere di Giunta nel 2004 per circa 8 milioni di euro e nel 2010 per 4 milioni di euro, che hanno
consentito 334 interventi di rimozione dagli stabilimenti industriali. Infine l’ultimo intervento in ordine di tempo, il bando deliberato e finanziato nel 2011 per la rimozione e parallela installazione di impianti fotovoltaici, permetterà di liberare dall’amianto coperture pari a quasi 209mila metri quadrati. Nonostante questi pervasivi interventi, agiti un po’ in solitudine sul piano nazionale e in stretta collaborazione con le istituzioni locali e i privati coinvolti, tanto vi è ancora da fare per aumentare le percentuali dei siti bonificati e per non abbassare l’attenzione. Per questo chiediamo alla Giunta di rafforzare la vigilanza e il controllo; di promuovere una direttiva regionale circa l’uso dell’ofiolite, ancora oggetto di attività estrattive di cava; di favorire iniziative locali per la promozione di misure previste per la rimozione dell’amianto e la messa in sicurezza, continuando l’azione di informazione circa i rischi per la salute legati all’uso o smaltimento scorretti dei manufatti contenenti amianto, nonché, su scala nazionale, di portare all’attenzione della Conferenza Stato Regioni questo tema, non assunto ancora con sufficiente attenzione e responsabilità da parte di tutti. Per tutto quanto esposto, sottoponiamo questo impegno all’Assemblea per l’approvazione.”
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