(Piacenza, 10 marzo 2012) La salute della donna al centro anche nell’iniziativa voluta dal Comune di Piacenza all’Auditorium Sant’Ilario, per promuovere l’istituzione di una Breast Unit, ovvero un’unità senologica qualificata in grado di fornire un’assistenza a 360 gradi alle donne colpite da tumore al seno. Dopo l’introduzione dell’assessore comunale Katia Tarasconi, che ha fatto gli onori di casa, e del consigliere regionale Marco Carini, ho evidenziato nel mio intervento come il raggiungimento dell’uguaglianza dei sessi debba passare anche attraverso una medicina di genere che garantisca la salute e il benessere della donna. Se qualità della prestazione sanitaria significa appropriatezza rispetto alle specificità di genere, la Regione Emilia-Romagna compirà nuovi sforzi in questa direzione.
Il direttore dell’azienda sanitaria di Piacenza, Andrea Bianchi, ha affermato che al 90 per cento già sussistono le condizioni per creare una Breast Unit, in quanto il lavoro iniziato circa 10 anni fa, senza avere l’obiettivo specifico della certificazione, ha collocato l’AUSL nell’ottica dell’efficienza e della qualità, partendo dall’incremento della diagnosi precoce del tumore: sono passati da 188 interventi nel 2006 ai 253 del 2011 ma soprattutto alle 20mila e 481 mammografie effettuate.
Naturalmente per arrivare alla Breast Unit servono servizi di qualità e le risorse adeguate per sostenerli. Presenterò in Assemblea assieme al collega Carini un atto di indirizzo, che impegni la Giunta regionale a compiere i passi mancanti e necessari a realizzarla.
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