Dichiarazione di Roberta Mori inviata agli organi di informazione

(Reggio Emilia, 5 febbraio 2012) “Secondo il Tribunale Internazionale dell’Aja l`Italia ha «violato il diritto internazionale» consentendo procedimenti legali contro la Germania per i massacri compiuti dai nazisti” afferma la Consigliera Mori “io dico invece che l’Italia ha reso un importante servizio alla verità e alla storia, nonché all’onore e alla dignità delle vittime e delle loro famiglie”.

E’ una sentenza chiara, quella pronunciata dalla Corte internazionale dell`Aja che si appella al principio d’immunità degli Stati sovrani, alla quale lo stesso Ministro Terzi ha già dichiarato che l’Italia d’intesa con Berlino si conformerà.

“Il principio dell’immunità degli Stati sovrani non può cancellare la memoria e la responsabilità di ciò che è accaduto e che accade nel mondo. Capisco che una pronuncia favorevole da parte dell’Aja avrebbe costituito un precedente pericoloso per gli equilibri diplomatici tra gli Stati membri dell’UE, ma ritengo che bastasse un gesto simbolico da parte della diplomazia tedesca che riconoscesse una volta per tutte il volto dei giusti e quello dei carnefici”.

Un passo indietro dunque?

“No” continua la Mori “non credo sia un passo indietro. Credo sia un passo difensivo che dovrà essere di stimolo alla politica e alle istituzioni per non arrendersi, non in nome di un passato che non tornerà, ma piuttosto di una storia che non si deve più ripetere. Abbiamo salutato la sentenza del 6 luglio 2011 del Tribunale militare di Verona come ‘Giustizia è fatta’, perché finalmente l’accertamento della verità ha reso possibile la condanna dei responsabili della divisione “Hermann Goering” per le stragi naziste di Vallucciole, Castagno d’Andrea, Stia, Pratovecchio, Bibbiena; Monte Morello; Mommio (MS); Monchio, Costrignano e Susano nel modenese; Cervarolo nel reggiano. Oggi siamo consapevoli di quanto il cammino di una memoria condivisa sia ancora lungo da percorrere”.

Un cammino di giustizia a cui dobbiamo essere consapevoli di aver dato un grande contributo perché è compito di tutti noi, istituzioni, associazioni, cittadini, per rafforzare gli anticorpi contro culture razziste, xenofobe, dispotiche che si annidano e fermentano in seno alle moderne democrazie, sostenere e difendere le ragioni della storia, quella stessa storia che molti tentano di riscrivere, falsificando i fatti per condizionare l’opinione pubblica, attaccando i princìpi fondamentali di cui si è fatta interprete con grandi sacrifici la parte migliore del popolo italiano.”