(Cona di Ferrara, 16/12/2011) Il tema del “genere in sanità”, con l’obiettivo di una reale appropriatezza delle cure e dell’assistenza medica, è stato al centro di un interessante seminario regionale, che si è svolto oggi a Cona di Ferrara, all’Aula Magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria. Vi ho partecipato assieme ai colleghi Mauro Malaguti e Monica Donini, in rappresentanza della Commissione per la parità.
L’attuale approccio nell’erogazione delle prestazioni sanitarie tende a escludere il tema delle differenze di genere, mentre ormai è scientificamente provata la diversa incidenza delle stesse patologie su uomini e donne. Di conseguenza è sempre dietro l’angolo il rischio di non tutelare appieno la salute della donna, e in più di sprecare risorse del Servizio sanitario per l’impossibilità di applicare nei fatti il principio di appropriatezza. Per evitare che le diversità biologiche e di genere tra uomini e donne si trasformino in iniquità soprattutto in un settore così delicato e decisivo, è dunque indispensabile strutturare la ricerca di genere, con l’obiettivo di arrivare a cure e assistenza medica concretamente appropriate. Tra l’altro questo consentirebbe di sviluppare nuove professionalità e competenze in ambito medico-sanitario.
La salute della donna è un vero e proprio paradigma del livello di civiltà, democrazia e sviluppo di un paese. Sono certa che la nostra Regione, che ha prodotto a tutti i livelli e su tutto il territorio esperienze molto avanzate sulle politiche di genere, non deluderà le proprie cittadine e cittadini anche in questo ambito della loro vita.
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