(Reggio Emilia, 3 dicembre 2011) Le “donne che lasciano il segno” sono, ad esempio, quelle che nonostante la crisi riescono a creare lavoro e aumentano di oltre un punto percentuale l’imprenditoria femminile in Emilia-Romagna. Di questo e molto altro si è parlato sabato scorso al Teatro Valli, nell’omonima iniziativa di presentazione del Repertorio Regionale delle Imprese Femminili Eccellenti, promossa da CNA Impresa Donna. Il convegno ha affrontato i temi del federalismo, della riforma fiscale, del lavoro e del welfare. Io sono stata invitata a rispondere alle domande di Luisella Costamagna su come “Ricostruire l’Italia con donne e imprese al centro”, assieme all’economista Andrea Ichino.

altro: risorse aggiuntive, un sistema di welfare che metta davvero le lavoratrici in condizione di conciliare i loro impegni familiari e professionali, un sistema formativo che le sostenga nel reinserimento, un’operazione culturale a tutto campo che, in modo parallelo a qualsiasi misura, ribalti gli stereotipi di genere legati alla subalternità e all’”oggetto femminile”.
Non posso tacere, infine, sulle dolorose misure presentate ieri dal governo Monti, tra cui l’innalzamento dal 2012 dell’età pensionabile per le donne. Adeguarsi all’Europa è una necessità e in questo senso le sosterremo in Parlamento. Il PD vuole però
maggiore equità e lavorerà sia per migliorare la manovra nelle prossime ore, sia perché si colpiscano con più coraggio i privilegi, le grandi ricchezze e l’evasione fiscale. Le risorse recuperate dovranno finanziare tutti quei servizi sociali che servono alle donne italiane per essere europee fino in fondo nelle opportunità… non solo negli oneri!
Leave A Comment