(26 novembre 2011) Sabato, presso il Centro 1° maggio di Guastalla, si è svolta la presentazione del libro di Antonio Canovi e Marco Fincardi, “Guastalla in chiaroscuro. Il racconto storico di una piccola città in guerra 1938-1945”.
La caratteristica principale dell’impianto letterario, che ho sottolineato nel mio intervento, è la ricostruzione storica attraverso le testimonianze orali generosamente fornite dai protagonisti della Resistenza e del tempo, con una particolare attenzione per il punto di vista di quei giovani, uomini e donne, che tra le pagine fanno emergere la verità vissuta che si affianca alla verità storica.
E’ un metodo molto interessante quello di esplorare la memoria individuale per ricostruire la memoria collettiva: il libro lo applica al meglio, poiché evidenzia i valori a cui sono saldamente ancorate le narrazioni e il pathos di una forma di partecipazione alla vita e all’impegno pubblico che risalta grazie ad un contributo sentito e personale. Emergono dal libro tratti identitari, tra dialetto e italiano, mischiati ad una riconoscibile evoluzione dei diritti e delle condizioni sociali che risulta del tutto adeguata a fornire elementi educativi ai ragazzi e alle ragazze di oggi. Prendendo spunto dall’autenticità delle tante voci femminili, ho voluto poi sottolineare il ruolo delle donne in quel periodo così difficile della nostra storia, ruolo che hanno saputo interpretare con coraggio e determinazione.
Ecco perché la mia proposta all’ANPI, all’Amministrazione e alla platea, di veicolare il progetto narrativo nelle scuole e nei luoghi di cultura e aggregazione. Per condividere i tratti del passato non nella malinconia delle rimembranze, bensì nell’ottica di un’assunzione consapevole e di un rilancio per il futuro di valori come la libertà, la dignità, il bene comune.
[…] nostra identità in “chiaroscuro” (Roberta Mori per Robertamori.it) La caratteristica principale dell’impianto letterario, che ho sottolineato nel mio intervento, […]