(Roma, 17 novembre 2011) Ieri le Presidenti degli organismi di parità delle Regioni italiane si sono incontrate a Roma, per aggiornare l’agenda degli impegni e delle attività di questo coordinamento. E’ stata per me la prima occasione di confrontarmi con le altre realtà regionali che lavorano sui temi paritari e l’ho trovata molto interessante e soprattutto, utile.
Per iniziare, abbiamo valutato positivamente l’insediamento del nuovo Governo, complimentandoci per l’attribuzione di fiducia a tre donne in Ministeri chiave; al Presidente del Consiglio Monti abbiamo inviato i migliori auguri di buon lavoro in questo difficile momento del Paese. La discussione, poi, ha fatto emergere l’impegno diffuso a rafforzare la cultura di genere e la necessità improrogabile di individuare un meccanismo che garantisca una maggiore eleggibilità delle donne nelle istituzioni.
Tale obiettivo si dovrà tradurre inserendo negli Statuti la previsione di una rappresentanza paritaria sia a livello elettivo, che a livello di nomine nelle aziende quotate; inoltre, con l’impegno per una revisione delle leggi elettorali che prevedano lo strumento della doppia preferenza di genere, con conseguenti sanzioni e premialità in caso di inosservanza. Personalmente, ho proposto di costruire un’alleanza con gli organismi di rappresentanza istituzionale, quali la Conferenza Stato-Regioni, le Associazioni dei Comuni e delle Province italiane, per allargare la nostra proposta fino ad arrivare ad un vero e proprio indirizzo nazionale
sull’attuazione della democrazia paritaria.
La conferenza ha anche approfondito il fenomeno della violenza di genere in vista della Giornata mondiale del 25 novembre. Tutte le Regioni – non solo l’Emilia-Romagna – sono impegnate sui territori e a tutti livelli istituzionali in iniziative di prevenzione
e sensibilizzazione, collaborando con le realtà del territorio per l’affermazione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne.
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