(Bologna, 25 ottobre 2011) Grazie alla legge dell’Emilia-Romagna, sbloccati i fondi del patto di stabilità. Oltre 105 milioni di euro per il sistema economico, le imprese e il lavoro in regione, di cui 9,8 milioni di euro resi disponibili in provincia di Reggio Emilia. A tanto ammontano le risorse di Comuni e Province sbloccate dalla Giunta regionale grazie alla legge sul patto di stabilità territoriale, approvata dalla Regione Emilia-Romagna lo scorso dicembre e unica in Italia.
Si tratta di risorse fondamentali in tempo di crisi. Ora grazie alla ridistribuzione sul territorio della capacità di spesa della Regione, gli Enti locali sono finalmente in grado di utilizzare quei fondi che già avevano in cassa, ma che il patto di stabilità nazionale aveva bloccato. Proprio in virtù della legge sul patto di stabilità regionale, la Giunta ha definito i criteri per permettere ai Comuni e
alle Province di accedere al riparto delle quote, ha pubblicato un bando e raccolto poi le richieste degli Enti; il tutto nell’ambito di un programma annuale con obiettivi, esigenze ed emergenze locali individuate in stretta collaborazione coi territori.
E’ una boccata di ossigeno per le aziende del territorio perché i fondi permetteranno ai Comuni di pagare le ditte creditrici che hanno effettuato lavori pubblici, vale a dire opere di manutenzione stradale, cura del patrimonio pubblico, dell’arredo e del verde urbano, ristrutturazione o realizzazione di nuove opere sociali o educative, interventi di edilizia pubblica.
Tutte le domande di accesso al riparto presentate in Regione sono state accolte. Nel 2011 saranno 6 Province e 160 Comuni al di sopra dei 5 mila abitanti (sui 190 complessivamente interessati dal patto di stabilità) ad usufruire dei benefici della legge sul patto di stabilità territoriale. In pratica la normativa regionale, che dispiegherà tutti i suoi effetti solo dal prossimo anno dà sostanza ad un’idea di federalismo solidale che l’Emilia-Romagna ha voluto e attuato, mentre dal governo nazionale sono venute solo parole inconsistenti di propaganda e un vero e proprio tradimento di quell’idea. Questi i fondi sbloccati Comune per Comune in provincia di Reggio Emilia:
9.800.000 euro per 27 Comuni
Comune | Entità in euro |
Albinea | 80.000,00 |
Bagnolo in Piano | 85.824,00 |
Bibbiano | 92.950,54 |
Boretto | 139.462,05 |
Brescello | 209.877,97 |
Castelbosco di Sopra | 113.937,34 |
Campagnola Emilia | 124.549,05 |
Campegine | 54.802,54 |
Casalgrande | 460.767,01 |
Castelnovo di Sotto | 90.000,00 |
Castelnovo ne’ Monti | 143.865,72 |
Cavriago | 87.750,00 |
Fabbrico | 113.455,21 |
Gattatico | 77.556,90 |
Gualtieri | 167.791,44 |
Guastalla | 241.541,57 |
Luzzara | 377.641,02 |
Montecchio Emilia | 225.844,80 |
Novellara | 326.307,00 |
Poviglio | 156.149,29 |
Quattro Castella | 767.364,63 |
Reggio nell’Emilia | 3.848.653,28 |
Rio Saliceto | 87.758,01 |
Rubiera | 221.906,86 |
San Polo d’Enza | 52.722,00 |
Sant’Ilario d’Enza | 388.153,86 |
Scandiano | 713.660,37 |
Totale |
9.800.000 |
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