Festa Reggio – Tenda Tricolore, 27 agosto 2011
Il welfare di oggi e quello di domani, fra crisi, pesanti conseguenze della manovra economica e sfide per rinnovare un modello, quello emiliano, di eccellenza internazionale. Sono i temi di cui si è discusso alla Tenda Tricolore nel corso di “Welfare e nuovi bisogni. Riflessioni di oggi e di domani”, incontro che ha visto protagonisti Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, Raffaele Leoni, presidente Asp R.E.T.E. Reggio Emilia e Anna Pariani responsabile welfare PD Emilia-Romagna. Il dibattito, presieduto da Maria Stella D’Andrea, responsabile Welfare del PD provinciale, è stato condotto da Adriano Arati del Giornale di Reggio.
Una serata in cui si sono confrontate tre posizioni legate fra loro. Il mondo amministrativo e politico, con la Regione Emilia-Romagna modello per i servizi, la cooperazione – con il suo grande impatto, nella cooperazione sociale e non solo – e i servizi pubblici, tramite Rete, la principale realtà reggiana di assistenza e servizi residenziali.
Anna Pariani, vice capogruppo PD in Regione, è partita dalla confusa e iniqua manovra di agosto per parlare delle difficoltà a gestire la situazione e i servizi, con la pesante aggravante dell’introduzione del ticket di 10 euro a ricetta, una misura che la nostra Regione ha rifiutato, scegliendo di modulare la maggiorazione in base al reddito. “Di fronte all’azzeramento del fondo per la non autosufficienza (sono 30 i milioni di euro in meno per l’Emilia-Romagna) noi abbiamo tenuto, ma dall’anno prossimo non sarà possibile affrontare molti problemi, dati dall’incremento della popolazione anziana, da quello della popolazione straniera e dall’aumento della natalità. Ci sono più bisogni e meno risorse pubbliche: è necessario, come in Germania, un fondo nazionale di integrazione assicurativa”. E, pensando al futuro, la Pariani ha parlato della necessità di una riforma della legge sulla cooperazione sociale, che se svolge assistenza svolge una funzione pubblica. “Dobbiamo rivedere la normativa sul volontariato – ha detto Pariani – che deve entrare pienamente nella programmazione sociale e nel percorso di riforma”.
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