Il 25 aprile eravamo in tanti, a rinnovare il significato della Liberazione ed il ruolo delle donne nella Resistenza, anche quella di tutti i giorni…
“Resistenza al femminile: paura non abbiamo” è l’efficace titolo dato al dibattito che si è tenuto al Parco Tegge di Felina, dopo le Celebrazioni ufficiali della mattina a Castelnovo Monti.
Emozionante il racconto di Giacomina Castagnetti, staffetta della Resistenza per scelta consapevole, nonostante la giovanissima età, spinta dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore delle donne, della loro libertà e dei loro diritti, mortificati dal regime fascista e poi cancellati da una guerra che aveva rubato gli affetti più cari e la speranza.
Ione Bartoli ha portato la sua appassionata esperienza degli anni della ricostruzione, quando l’impegno di tante donne e amministratrici ha portato alle conquiste sociali e ai servizi pubblici alla persona di cui hanno usufruito le generazioni successive. Anche ora nel mondo si combattono Resistenze drammatiche, come ci ha raccontato la giornalista di origine marocchina Faiza Mahri, sottolineando il ruolo trainante delle donne, la loro presenza attiva sui blog e nei social network, nelle piazze reali e virtuali di quei movimenti per la libertà e la democrazia che hanno investito i regimi del Nord Africa.
Come ho detto nel mio intervento, anche oggi e anche in Italia milioni di donne “resistenti” presidiano i diritti e contribuiscono quotidianamente ad una società più giusta. Perché le lotte di emancipazione femminile dei decenni scorsi, volte ad assicurare ora e sempre diritti e conquiste, non sono bastate. Lo dicono le più recenti statistiche, le notizie di cronaca e la nostra vita di tutti i giorni. La distanza tra la condizione reale delle ragazze e delle donne e ciò che viene rappresentato dai media, ci deve spingere a lottare ancora: per l’uguaglianza nel lavoro e nelle retribuzioni, per il riconoscimento sociale del ruolo della donna nelle attività di cura, mediazione ed assistenza, per la realizzazione di una democrazia paritaria anche nelle istituzioni. Il cammino verso una compiuta uguaglianza tra uomini e donne è ancora lungo. Sono convinta che la politica debba assumere la parità come tema centrale e trasversale, per ricostruire quel rapporto di fiducia con le cittadine e i cittadini italiani che tanto malaffare e impunità al potere hanno purtroppo logorato.
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