L’Assemblea annuale di Sweden Emilia Romagna Network, svolta a Bertinoro (FC) dal 14 al 16 Aprile, ha rieletto presidente Roberta Mori, consigliera regionale e componente del Consiglio Nazionale di AICCRE, che guiderà dunque per i prossimi due anni il consiglio direttivo della Rete. Vice presidente è stata eletta Li Teske, Sindaco della città svedese di Norrköping.
“In un periodo così complicato per le finanze pubbliche e soprattutto locali – ha dichiarato la Mori – occorre diffondere e rafforzare le reti bilaterali come la nostra, capaci di aprirsi ad altre partnership per concorrere ai bandi comunitari e dunque di sviluppare le opportunità per i nostri territori, contribuendo in modo concreto all’integrazione europea.”
I 140 rappresentanti (dei 53 enti soci di SERN) riuniti nella tre-giorni romagnola hanno valutato le attività e i progetti portati avanti negli ultimi anni e hanno discusso lo sviluppo di nuove progettualità e dinamiche di collaborazione nel contesto delle 5 aree tematiche di lavoro prioritarie per la rete, vale a dire politiche ambientali, politiche sociali, imprenditoria, educazione, turismo. Una sfida che dovrà essere all’altezza dei risultati fin qui raggiunti: 60 progetti cofinanziati dall’Unione Europea negli ultimi cinque anni e, solo nel 2010, 14 progetti attivati e co-finanziati per un totale di 1,4 milioni di euro, i più significativi quelli relativi al settore sociale ed educativo come la rete Comenius sulla creatività nelle scuole dell’infanzia ed il progetto GUT sul tema dell’integrazione nei contesti educativi. Da citare inoltre i risultati e l’impatto a livello locale di 6 progetti europei sviluppati da SERN, tra cui Partenariato di apprendimento sul Sostegno alla Genitorialità 2008-2010; Rete tra città sul consumo di cibo biologico nella scuole locali 2009-2011; Network sulle Politiche per gli Anziani Attivi in Europa 2009-2011; Rete sulle città di qualità 2008-2010. Fra i temi prioritari per il futuro, le nuove tecnologie applicate al settore del turismo e l’imprenditoria giovanile.
SERN è una rete transnazionale di cooperazione nata nel gennaio 2005 con l’obiettivo di sviluppare in modo organico le relazioni tra regioni ed enti locali svedesi ed enti locali italiani, principalmente dell’Emilia-Romagna. L’idea base consiste nell’interpretare lo sviluppo delle relazioni tra le due aree attraverso un coinvolgimento ampio del territorio delle amministrazioni locali e regionali partecipanti. La rete sta uscendo dall’ottica delle collaborazioni bilaterali e si allarga puntando a un coinvolgimento più ampio degli attori presenti sui territori delle 53 amministrazioni locali-regionali svedesi ed italiane che hanno aderito. Di recente l’ambasciata svedese in Italia e Assosvezia hanno premiato il Network SERN come “promotore della Svezia in Italia”, un bel riconoscimento al lavoro di cooperazione dal basso portato avanti in questi anni.
Le altre organizzazioni elette dall’Assemblea nel consiglio direttivo sono:
in Italia – Provincia di Parma, AICCRE Emilia Romagna, Comune di Ravenna, Comune di Forlì, Comune di Rimini, Comune di Scandiano, Comune di Collecchio, Unione Terre Verdiane, Comune di Borgo Val di Taro, Comune di Bertinoro. In Svezia – Regione Ostergotaland, Regione Västra Götaland, Comune di Vänersborg, Comune di Trollhättan, Comune di Skövde, Regione Norrbotten, Comune di Boden, Comune di Arvidsjaur, Comune di Piteå, Comune di Motala.
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Leggi l’intervento introduttivo della presidente Roberta Mori.
ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE SWEDEN EMILIA ROMAGNA NETWORK, Bertinoro 16 aprile 2011
Un saluto a tutti gli intervenuti all’Assemblea Generale di SERN.
In particolare un saluto ed un ringraziamento non formale al Comune di Bertinoro, al Sindaco e all’Amministrazione Comunale, Giampaolo Amadori per primo, per averci messo a disposizione una cornice che ha davvero –riprendendo la frase promozionale del territorio- “tutti i colori dell’ospitalità”.
Un saluto ed un ringraziamento anche al consigliere regionale di Forlì Tiziano Alessandrini, la cui presenza è segno di attenzione e vicinanza che rafforza il nostro impegno e la visione di network che vogliamo promuovere e condividere.
La nostra rete, infatti, è solida, laboriosa, efficace, innovativa, plurale. E’ una rete che ispirandosi ai protagonisti, ai bisogni, alle necessità locali ha l’ambizione di cercare e di trovare punti di vista, di analisi, di approccio generali, comuni e condivisi. Un network che fa delle relazioni personali ed istituzionali un perno su cui costruire l’oggi e il domani; relazioni che devono essere ampliate, rafforzate e mantenute nel tempo, affinché chiunque abbia interagito con le potenzialità e progettualità di SERN ne diventi un interprete e un sostenitore sempre, in ogni contesto e in ogni ruolo.
E non posso che riferirmi ad esempio al collega consigliere regionale Gabriele Ferrari, che si scusa di non essere qui oggi e che già da assessore provinciale ha avuto modo di apprezzare la nostra modalità di lavoro e di testimoniarlo ora in una sede autorevole come l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Questo vorremmo: che il lavoro importante svolto all’interno del network sempre più possa essere conosciuto ed apprezzato al di fuori di esso, sempre più possa produrre vibrazioni positive che arrivino lontano. E se mi permettete, proprio perché il nostro sguardo deve essere sempre alto verso l’orizzonte, vorrei dedicare un pensiero in questo giorno importante nell’assemblea riunita al popolo giapponese che sta vivendo una tragedia immane di cui ancora non si conosce l’esito ed a tutti quei popoli attraversati da guerre e violenze. Confidiamo che il dialogo costante, il lavoro comune possano diventare un modo per superare le divisioni, per superare gli steccati, per trovare la pace.
E’ non è retorica pensare che una rete bilaterale come la nostra, che spesso si apre ad altre partnership per concorrere ai bandi europei e che mette in contatto problemi ed opportunità locali contribuisca a costruire e consolidare non solo una soggettività europea, ma direi una soggettività globale. Si, perché la dimensione della crisi economica, ad esempio, o delle problematiche sociali con cui siamo costretti a misurarci rappresentano sempre più la globalizzazione, dove l’orizzonte minimo è l’Europa, ripeto, l’orizzonte minimo per poter assumere orientamenti e decisioni davvero efficaci.
Vorrei ribadirlo per affrontare le sfide della modernità abbiamo bisogno di più Europa, non di meno Europa, abbiamo bisogno di più SERN, non di meno SERN. Intendendo con questo che è necessario pur in questo periodo complicato per le finanze pubbliche e soprattutto locali di potenziare gli strumenti di coordinamento, di relazione tra gli Stati e le Comunità come i gemellaggi, come le reti formali ed informali i quali in modo complementare possano rafforzare la costruzione di una cittadinanza europea dal basso.
SERN, dunque, oltre alle funzioni che statutariamente attribuite costituisce un ponte di facilitazione, un facilitatore vero e proprio di incontri, progettualità, scambio e confronto di buone prassi e di idee innovative. E prima come Presidente di SERN e poi come consigliera regionale sono particolarmente soddisfatta e quindi fiduciosa che in forza delle leggi regionali n. 6/2004 e n. 16/2008 relative alla formazione ed attuazione del diritto comunitario e delle attività di rilievo internazionale della Regione Emilia-Romagna, il piano delle attività per il triennio fino al 2013 preveda che “sarà continuata e rafforzata la partecipazione alle reti formali alle quali la Regione ha già aderito” e tra queste vi è SERN.
Ovviamente non ci si accontenta mai e con la collaborazione dei colleghi in Regione confidiamo di attivare sinergie ancora più proficue con l’ufficio relazioni internazionali della Regione, ringraziando Claudia Canè della costante presenza e del ruolo di collegamento che svolge come funzionaria della Regione Emilia-Romagna.
Come meglio sarà evidenziato nel Report 2010, molteplici sono gli ambiti di attività, di interesse, di progettualità e di azione dei soci della rete che hanno contribuito a rafforzare la collaborazione e la crescita tra i membri, ma anche ad attivare collaborazioni con istituzioni di altri paesi come ad es. la Germania, la Gran Bretagna, la Francia, la Finlandia, la Spagna, ecc.
Il totale dei finanziamenti ottenuti dall’Unione Europea nel 2010 è di sicuro rilievo ed ammonta a circa un milione e quattrocentomila euro, segno di una qualità nel progettare ma anche nel gestire i progetti.
Una parte importante del lavoro che si sviluppa all’interno della rete attiene anche alla capacità di comunicarlo all’esterno e l’esecutivo è compatto nel ritenere che la strategia di comunicazione sia fondamentale per valorizzare gli obiettivi raggiunti e per far conoscere la rete. Molto è stato fatto e molto c’è ancora da fare, ma devo cogliere l’occasione per ringraziare l’executive board di SERN, tutti i componenti ad uno ad uno per il contributo di idee e per l’impegno che hanno profuso in questo mandato che volge al termine.
Un ringraziamento speciale non può che andare a Nicola Catellani il nostro segretario ed a Laura Avanzi, senza i quali la forza propulsiva di SERN non sarebbe così coinvolgente e professionale. I ringraziamenti sono doverosi anche in considerazione dell’importante riconoscimento attribuito alla rete SERN dall’ambasciata svedese in Italia e da Assosvezia: SERN è infatti il network premiato come “promotore della Svezia in Italia”, un premio che avvicina noi italiani ancora di più alla Svezia e speriamo inorgoglisca ancora di più gli amici svedesi.
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