Dal 1992, quando vi trascorse un mese di studio ospite di una famiglia di Hiroshima, Roberta Mori ha mantenuto un legame culturale e affettivo col Giappone. Anni dopo, da Sindaco, lo ha rinsaldato con iniziative di gemellaggio e una collaborazione istituzionale con il Consolato nipponico, culminate con l’invito del grande scultore Hattori al simposio internazionale di Scultura tenutosi a Castelnovo di Sotto. A seguito degli eventi catastrofici di questi giorni la consigliera ha scritto una lettera al Console Generale del Giappone, per esprimere la sua vicinanza a quel popolo così duramente colpito.

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 Bologna, 12 marzo 2011

 Ill.mo Sig. Console Generale

Shigemi JOMORI

C/o Consolato Generale del Giappone

Egregio Signor Console,

con la presente sono a significarLe il mio profondo cordoglio per l’immensa tragedia che ha colpito e sta ancora drammaticamente interessando il territorio giapponese.

Si apprendono di ora in ora notizie ed aggiornamenti più puntuali sugli effetti devastanti della catastrofe seguita al sisma. Con ansia si confida che al più presto ogni emergenza rientri per consentire l’assistenza alla popolazione ed il ripristino di condizioni di normalità per ricominciare a “vivere”.

La partecipazione allo Study Tour of Japan tenutosi nel 1992 mi ha consentito di apprezzare e stimare la cultura e l’ospitalità giapponese attraverso un’esperienza unica, che mi ha legato con un filo invisibile ma solido a questa straordinaria Nazione. Successivamente il Consolato ha partecipato con un proprio rappresentante all’inaugurazione del Simposio internazionale di scultura, svoltosi nella Città di Castelnovo di Sotto (RE) di cui sono stata Sindaco fino al 2009, del quale uno degli artisti protagonisti è stato Koh-Emon Hattori.

Ora questa circostanza così funesta, per la quale rinnovo la mia più sentita vicinanza.

Distinti saluti.  

Roberta Mori

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“E’ difficile non vedere anche un monito nella sciagura del Giappone, – spiega la consigliera – un Paese molto avanzato dal punto di vista tecnologico e della sicurezza e che dimostra in queste ore di riporre grande fiducia nella classe dirigente che lo governa. Nonostante ciò gli eventi sismici di portata eccezionale che lo hanno colpito hanno provocato migliaia di morti e danni molto gravi in alcune centrali nucleari, con una minaccia ulteriore per la salute e sicurezza della popolazione che purtroppo, in parte, si è già concretizzata.”

“Credo che noi italiani dovremmo riflettere seriamente sui rischi che il nucleare porta con sé in caso di calamità naturali, – sottolinea Roberta Mori – in un territorio sismico come il nostro, e in assenza di quelle indispensabili garanzie di trasparenza, rigore e sicurezza tecnologica offerte dal sistema pubblico. L’Italia ha la grande chance delle energie rinnovabili su cui puntare, molti territori come l’Emilia-Romagna lo stanno facendo e i risultati in termini di autosufficienza e impulso all’economia sono lì a dimostrare che è la strada giusta da percorrere.”