Nuove sedi, attrezzature e più servizi di Polizia municipale; promozione della cultura della legalità con incontri con i giovani, sostegno agli imprenditori e agli anziani; azioni di contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata. Ammontano a 5,5 milioni di euro le risorse che la Regione, da dicembre a oggi, ha messo a disposizione di Comuni e Province per finanziare oltre 60 progetti locali, una parte presentati anche da associazioni di volontariato, con l’obiettivo di potenziare la sicurezza e la legalità in Emilia-Romagna.
A Reggio Emilia vanno ben 590.000 euro, destinati sia al Comune capoluogo per un progetto di prevenzione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa e per la riqualificazione della zona limitrofa alla Stazione, sia a progetti per la sicurezza dei Comuni di Vetto, Casalgrande, Rubiera, Scandiano e Castellarano.
“Al contrario del governo, che alimenta la paura dei cittadini e al contempo mette in ginocchio le forze dell’ordine tagliando le risorse per polizia, carabinieri e guardia di finanza, la Regione Emilia-Romagna crede nelle politiche per la sicurezza – sottolinea la consigliera Roberta Mori – e investe per quanto le compete in interventi di prevenzione e di sostegno alle parti più fragili della società, con una forte attenzione alla formazione e ai mezzi della polizia municipale. Al proposito e a fronte di questo impegno locale – conclude la Mori – chiediamo che lo Stato rafforzi il coordinamento e la collaborazione tra tutti gli operatori della sicurezza.”
“Mi sta molto a cuore – commenta il Consigliere Beppe Pagani – il lavoro che l’associazionismo sta compiendo nella nostra provincia per contrastare le infiltrazioni mafiose. Per difendere il nostro territorio dalla criminalità organizzata è necessario rinforzare il tessuto sociale, lavorare in rete con le realtà del mondo economico e dell’associazionismo ed è indispensabile che le Istituzioni, così come in questo caso il Comune e la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna, non sottovalutino le minacce che arrivano al nostro tessuto sociale e al nostro modello di sviluppo da parte delle organizzazioni mafiose.”
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DETTAGLIO DEI PROGETTI
Comune di Reggio Emilia
Il progetto del Comune di Reggio Emilia è centrato sulla prevenzione dei fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale. In particolare sono previste attività di osservatorio e ricerca, di educazione e sostegno all’associazionismo antimafia: dalla creazione di un centro di documentazione che coinvolge anche la Provincia e associazioni, all’organizzazione di campagne di sensibilizzazione. Il contributo regionale è di 30.992 sui 100 mila totali.
Inoltre, ammonta a 350.000 euro il contributo della Regione tra spese di investimento e spese correnti al progetto “Convivenza area stazione”, che prevede, in collaborazione con il Comune di Reggio, interventi integrati – dalla videosorveglianza ad attività sociali e culturali – volti a proseguire la riqualificazione di aree degradate della zona Turri Paradisi (in particolare Parco Paulonie e Parco S.Maria).
Comune di Vetto
La Regione contribuisce con 92.364 euro al progetto “Il Castello di Vetto Capoluogo”, del costo complessivo di 220 mila euro. Sulla base degli esposti ricevuti e di un sondaggio di opinione sulla percezione di sicurezza dei cittadini di Vetto, l’amministrazione ha deciso di dedicare il progetto alla riqualificazione dell’area centrale del “castello”, attualmente in condizioni di grave degrado. L’intervento di recupero si accompagna al potenziamento della videosorveglianza e della pubblica illuminazione, insieme ad azioni di animazione del territorio.
Unione Tresinaro Secchia
Con 117 mila euro di fondi regionali su un investimento complessivo di 266 mila, la Regione finanzia il completamento della sede centrale della Polizia Municipale dell’Unione (che si trova a Scandiano) e al potenziamento delle sedi distrettuali nei comuni di Casalgrande, Rubiera, Scandiano e Castellarano.
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